Natura ed equilibrio nella Fondazione Mario Merz

La Fondazione Merz ha lo scopo di gestire il patrimonio dell’artista e promuovere la ricerca e l’innovazione dell’ambiente in cui si colloca. Mario Merz è uno tra gli artisti contemporanei più conosciuti e la corrente artistica dell’Arte Povera è strettamente legata alla personalità dell’artista. Il pittore e scultore nasce Torino, per un paio di anni frequenta l’Università nel corso di medicina. Combattente per la resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale diviene artista a tutti gli effetti dal dopoguerra. Rielabora, scopre e interagisce con i materiali. Nel 1954 la Bussola di Torino allestisce la sua prima personale. Si avvicina al gruppo che verrà poi identificato nell’Arte Povera ed espone, nel 1967 alla Bertesca di Genova.  Germano Celant aveva curato la mostra del tempo e da lì in poi i nomi di questa corrente sono quelli di Merz e altri giovani artisti, vicini al gallerista Gian Enzo Sperone. Affianco dell’artista torinese compaiono nomi di un certo rilievo, come Michelangelo Pistoletto, Giuseppe PenoneLuciano Fabro. Nel 1970 nell’arte di Marz arrivano le spirali e le sequenze legate alla successione di Fibonacci. Nelle sue opere le istallazioni interagiscono con l’ambiente in modi sempre nuovi. Dalle spirali ai numeri le sue opere arrivano al Guggenheim New York, sulla Mole Antonelliana e alla stazione centrale di Zurigo. La Fondazione attualmente porta in mostra periodicamente opere dell’artista e la ricerca scientifica, connessa al tema che lega le differenti opere. Oltre ai lavori lasciati in deposito l’organizzazione si occupa di supporto agli artisti esordienti. Mario Merz. La natura è l’equilibrio è il nome della mostra che ha aperto i battenti il 4 luglio e sara accessibile fino al 18 settembre. L’arte, dagli anni Settanta ai Duemila, viene portata in mostra con alcune descrizioni trovate da appunti e schizzi dello stesso Merz. Per descrivere il contatto personale con la natura e la sua cultura. L’idea di Merz è quella per cui abitare la terra implichi osservare e partecipare alla sua evoluzione. Fondamentale quindi il «rapporto che ognuno ha con la propria energia creativa, la sola che può dare senso alla vita dell’individuo». Il repertorio messo in mostra spazia dai disegni alle pitture, dai neon agli igloo e installazioni.

Per info: http://fondazionemerz.org/


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